Appuntamento con la storia della Sezione di Treviso

Autore: Riccardo Basso

Fotografie: Marua Ouertani

Nella serata di venerdì 15 dicembre 2023 la Sezione Arbitri di Treviso ha omaggiato il proprio passato.

Per iniziativa del Consiglio Direttivo si è svolta infatti una riunione tecnica obbligatoria del tutto particolare che, sulla scorta dell’appuntamento dell’anno precedente organizzato in occasione dell’anniversario dei 95 anni di storia associativa, ha voluto riproporre questo momento di storia comune attraverso alcuni protagonisti della vita sezionale trevigiana.

Ad introdurre la serata è stato, come di consueto, il Presidente Castellino che si è fatto portavoce dello spirito della riunione: “Quella di oggi non è una riunione come le altre e serve a consolidare il senso di appartenenza alla sezione. È una serata a me tanto cara perché non potrà mai esistere futuro senza conoscere il passato”. Presentando gli associati protagonisti della serata, ne ha sottolineato il valore umano: “perché da uomini come loro abbiamo tanto da imparare”.

Al centro della sala, i tre ospiti: Loris Zanin, ultima Quercia Storica della Sezione; Giorgio Rossetto, ex arbitro CAN 5 e per oltre un ventennio Consigliere sezionale; infine, Germano Raccagna, ex arbitro CAN D e componente del Gruppo Refertazione. A condurre la serata, attraverso alcune domande che hanno lasciato spazio ad aneddoti e curiosità, il Presidente Calogero Castellino e il Consigliere Chiara Martin.

Rossetto ha ricordato che all’interno della Sezione di Treviso sono passati arbitri con una carriera degna di nota e che, per un giovane arbitro agli esordi, era una grande emozione avere al proprio fianco atleti di quel calibro. Questo però – ha continuato Rossetto – non gli ha mai impedito di sentirsi trattato come un fratello minore, tanto da poter considerare la Sezione la sua famiglia. 

Sempre Rossetto ha raccontato di come venivano recapitate le designazioni e di come fosse possibile intuire la categoria semplicemente dal colore del foglio contenuto nella busta.

Sugli spunti del collega, Raccagna ha spiegato come avveniva la preparazione della gara.

“La differenza principale tra l’arbitraggio odierno e quello di trent’anni fa riguarda la tecnologia. Una volta si passava insezione per qualsiasi motivo: per i dettagli delle designazioni o qualsiasi chiarimento”. Ha poi continuato “Anche la preparazione alla partita era diversa. Ogni settimana si doveva ordinare un giornale per controllare le classifiche aggiornate e i risultati dellegiornate precedenti”. 

Un mondo di pratiche ed espedienti analogici, del tutto sconosciuti ai giovani fischietti, ma che a ben vedere restituiscono un’immagine nitida della realtà sezionale al centro della vita sportiva e non dei suoi associati.

È stato quindi il momento del relatore più anziano, che il presidente ha voluto introdurre soffermandosi sul significato del riconoscimento di Quercia Storica: “Ho voluto ripristinare questo premio perché ritengo giusto premiare gli associati che si sono impegnati durante tutto il corso della loro carriera”. 

“Quando mi avete consegnato la Quercia – ha commentato Zanin – ero particolarmente emozionato ma dentro di me non sentivo di aver realizzato qualcosa di particolare o di straordinario perché ho fatto semplicemente ciò che mi piace”. E, a suggello di una vita vissuta in sezione, ha voluto parlare di amicizia ed incontri importanti con parole dense di volti e ricordi.

In chiusura, il Presidente Castellino ha voluto ringraziare i tre ospiti per il loro intervento, sottolineando l’importanza che queste serate offrono: “spero riusciate a portare dentro di voi qualcosa di diverso e possiate arrivare allo stesso traguardo che questi colleghi sono riusciti a raggiungere”. 

La serata si è quindi conclusa con un momento di condivisione,dove gli associati hanno potuto confrontarsi riconoscendo l’orgoglio e la passione che testimoni come Zanin, Rossetto e Raccagna hanno saputo trasmettere.