Il ritiro dei trevigiani 2022

Autore: Angelo Tasca

Nella splendida cornice delle Dolomiti, dal 22 al 24 Luglio, i trevigiani si sono riuniti per iniziare la stagione sportiva, con il benvenuto del Presidente Castellino: “Siamo qui per ricominciare il nostro percorso, con obiettivi importanti, e il consueto spirito di amicizia che ci fa crescere insieme”.

I numeri parlano da soli e basterebbero a raccontare questo ritiro estivo organizzato dalla Sezione di Treviso, al quale ha partecipato anche un gruppo di fischietti della sezione di Castelfranco Veneto.

80 gli associati (65 i trevigiani), la visita del neo Vice Presidente Regionale Amabile, 6 sedute atletiche, 1 seduta in piscina, 2 incontri tecnico-tattici; il tutto condensato in 3 giorni.

Sin dal Venerdì è iniziato il percorso di preparazione con il primo allenamento in mattinata, diretto dal Presidente trevigiano Castellino. Lo stesso ha coordinato le diverse sedute di allenamento, coadiuvato da Luca Tonetto.

Nel pomeriggio, spazio alla tecnica con il primo incontro formativo.

Il Vice Presidente della Sezione trevigiana Federico Modesto ha coinvolto i presenti nella Match Analysis di partite dirette da arbitri a disposizione della sezione, focalizzandosi su diversi ambiti quali spostamento, anticipo dell’azione, lettura tattica, aspetto comportamentale ed efficacia comunicativa: “Dobbiamo sempre avere a disposizione diverse “vie di uscita” in ogni situazione di gioco, perché ciò ci consentirà di dirigerci nella giusta direzione e di non essere sopraffatti dagli accadimenti” e ancora “L’arbitraggio è fatto di tecnica ma anche di gestione, quella che dobbiamo rendere efficace nei comportamenti e negli atteggiamenti, perché ogni nostra decisione possa incidere in maniera corretta”.

Nel pomeriggio, seconda seduta atletica immersi nella natura con un percorso adatto al miglioramento della capacità aerobica.

In serata un breve incontro tra divertimento e tecnica, con l’analisi di video inviati dai partecipanti nei giorni precedenti. Proprio la proposta di spezzoni curiosi e inusuali, ma sempre calati in ambito calcistico/regolamentare, hanno consentito il vivo coinvolgimento trascorrendo del tempo utile a rafforzare lo spirito di gruppo.

Sabato all’insegna della performance, con 3 sedute atletiche: la prima, in mattinata, dedicata al risveglio muscolare; la seconda, nel pomeriggio, specifica per potenziare la velocità; la terza, verso sera, in piscina per recuperare e rigenerarsi.

Nella mattinata di Sabato, il gruppo ha incontrato il neo Vice Presidente del Comitato Regionale Veneto Daniel Amabile che ha voluto sottolineare lo spirito con cui il CRA Veneto affronterà la nuova stagione: “Date sempre il massimo, noi cercheremo di portarvi dove, con le vostre capacità, potrete ottenere i risultati che vi meritate” e ancora: “ Avere dei buoni formatori, è una condizione essenziale, e al tempo stesso è fondamentale per voi saper cogliere gli spunti che vi vengono offerti, è importante per crescere e voi avete la fortuna di avere delle figure di alto rilievo a dirigervi, dalla regione alla sezione”.

A seguire, il saluto del Componente del Comitato Regionale, e trevigiano, Gaudenzio Raffaelli, del Presidente onorario della Sezione di Treviso Gianni Cervellin dell’ex Presidente Giacomo De Marchi e del Vice Commissario della CON5 Claudio Zuanetti.

Nel pomeriggio, a intervallare gli impegni atletici, l’incontro tecnico condotto dal Presidente trevigiano Castellino che ha coinvolto il gruppo in un tema sperimentale, ovvero la lettura dell’azione con l’utilizzo di filmati volti a stimolare il ragionamento sulle possibili evoluzioni del gioco: “Se ci alleniamo a valutare i possibili sviluppi del gioco, saremo in grado di anticiparlo acquisendo maggiore efficacia e spendendo al meglio energie fisiche e mentali”.

Il ritiro si è concluso Domenica mattina, con l’ultima seduta atletica specifica per defaticare e rigenerarsi.

In conclusione, una 3 giorni significativa non solo dal punto di vista atletico e tecnico, ma anche e soprattutto dal punto di vista umano, con il consueto spirito di colleganza. Un’esperienza di crescita per tutti, dai neo immessi ai colleghi nazionali presenti che hanno contribuito a rendere questo ritiro ancora più significativo.