Riunione con gli specialisti del Calcio a 5
Venerdì 28 gennaio la nutrita platea virtuale trevigiana è stata guidata dai relatori Giacomo Voltarel e Fabio Pozzobon attraverso le tematiche relative alla mass confrontation.
I colleghi che militano rispettivamente in CAN 5 e CAN 5 Elite hanno offerto un’approfondita disamina focalizzta sugli strumenti utili ad anticiparne e comprenderne la nascita, lo svolgimento e la risoluzione.
Il Presidente Castellino ha voluto introdurre e contestualizzare l’incontro: “Nell’ottica di una sempre più ampia condivisione di esperienze sono felice che stasera i relatori di questa plenaria siano i nostri colleghi della Can5, c’è sempre da imparare, da tutte le varie specialità della nostra associazione: è per noi una grandissima opportunità vantare un gruppo Futsal così invidiato, sono felice di questa ampia partecipazione, segno distintivo della nostra unica grande famiglia”.
In tale contesto si è sottolineato come le condizioni ambientali del calcio a 5 rendano più frequenti queste casistiche, ma nel contempo anche il calcio a 11 è interessato da questo tipo di eventi con sempre maggior frequenza.
La riunione è stata, inoltre, occasione per approfondire le peculiarità del Calcio a 5 e per sottolineare come la preparazione di queste gare e la velocità del gioco possano far maturare dal punto di vista tecnico e gestionale anche chi è impegnato solitamente sui campi erbosi.
Giacomo Voltarel ha sottolineato: “Ogni arbitro che vuole prevenire situazioni di tensione deve rendere incisiva la propria soglia tecnica e disciplinare, rendendola efficace rispetto al gioco e al contesto” e continuando “Il parallelo tra le diverse discipline torna anche da questo punti di vista, come gli arbitri di calcio a 5 devono essere armonizzati nella loro soglia, così arbitro e assistenti devono essere sulla stessa lunghezza d’onda e coordinati nella lettura della gara”.
Fabio Pozzobon ha focalizzato l’attenzione sul timing: ”Uno sport giocato in spazi ristretti e orientato alla rapidità non può che prediligere poche pause e riprese di gioco fluenti, la nostra bravura sta nell’accelerare il gioco e nel rendere incisivi i richiami” e ricordando “Prepararsi mentalmente agli eventi, anche con un lessico adeguato, fornisce valore alla nostra prestazione perché consente di guidare il rapporto con i calciatori, senza subirlo”.
Un ulteriore elemento cruciale, condiviso da futsal e calcio a 11, è senz’altro l’individuazione e la gestione degli elementi di disturbo, come ricordato da Fabio Pozzobon: “Dobbiamo allenarci alla prevenzione, cogliendo i segnali che vengono inviati dai diversi componenti della partita, allenarsi non significa solamente mettere alla prova il proprio fisico, ma anche rafforzare le nostre capacità cognitive, sensibilizzandoci alla componente paraverbale e non verbale che i leader delle squadre esprimono sin dal riscaldamento pre-gara”.
Giacomo Voltarel ha poi voluto concludere: “Abbiamo voluto fornire un taglio pratico ai concetti rappresentati dagli episodi relativi a gare da noi arbitrate per far emergere quanto sia probabile incontrare situazioni di questo tipo nelle partite di ognuno di noi e di voi, ogni gara, anche la più semplice sulla carta, può esprimere livelli di difficoltà nascosti ed episodi cruciali”.
La platea ha sensibilmente apprezzato l’incontro, fornendo occasioni di dibattito continuo e alimentando ulteriormente il momento di crescita collettiva.
Autore: Federico Tommasi
Fotografie: Marua Ouertani