Gianni Martin

Gianni Martin

Lunedì 27 Luglio 2009
Questa notte si è spento l’Amico e Collega Gianni Martin. Un Grande Arbitro e prima di tutto un Grande Uomo che lascia un vuoto enorme, l’intera Famiglia dell’A.I.A. Treviso si stringe con immenso affetto attorno alla famiglia Martin.

L’ultimo saluto all’Amico e Collega Gianni Martin ha visto la partecipazione di un fiume di persone, molte purtroppo rimaste sul sagrato per l’impossibilità di entrare in chiesa, tutto comunque partecipe con affetto e con dolore all’ultimo atto di questo straziante saluto.

Un ricordo: “…quanta gente. c’erano ragazzini degli ultimi corsi e associati con oltre mezzo secolo di tessera sulla gobba. c’erano ex arbitri e dirigenti da diverse parti del Veneto. sono sicuro che molti erano là non in rappresentanza del proprio ruolo, ma come segno di riconoscimento e ricordo personale. E’ stato un bell’esempio delle poche cose di valore dentro la nostra associazione. ciao gianni, grazie.”

Gli articoli dei quotidiani locali
IL GAZZETTINO

Se n’è andato Gianni Martin, imprenditore ed arbitro doc

Martedì 28 Luglio 2009, Treviso

È morto domenica notte, all’ospedale di Treviso, Gianni Martin, 62 anni, titolare con Rino Bergamin delle Grafiche Italprint ed ex vicepresidente della locale sezione Arbitri di calcio.
Lo ha stroncato, in soli due mesi, “il male che non perdona” contro cui non è stato sufficiente un intervento chirurgico (asportazione di un rene).
Gianni era nato a San Biagio di Callalta subito dopo la Seconda guerra, l’11 aprile del 1947, e fin da giovanissimo aveva effettuato la gavetta come tipografo da Marini in via Roggia.
Quindi nel 1970 aveva fondato, con alcuni soci, l’Italprint nel quartiere San Giuseppe, subito dopo il passaggio a livello sulla Castellana.
E l’aveva sviluppata a tal punto da aprire, per un ventennio, anche una succursale a Feltre.
Proprio pochi giorni prima del ricovero in ospedale, l’azienda aveva ricevuto, dalla Camera di Commercio, l’attestato di Fedeltà al lavoro “motu proprio” per i 40 anni di attività.
Oltre al ramo imprenditoriale, Gianni s’era distinto anche come sportivo. Da giovane (anni Sessanta) aveva praticato l’atletica come mezzofondista dapprima nelle file del Csi San Biagio quindi con il Gat Treviso e poi con la maglia dell’Esercito.
Nel frattempo si era accostato al calcio tesserandosi con il San Biagio, quindi nel ’68 aveva frequentato il corso Arbitri con Sanson, De Santis, e Zanin.
Si era fermato alla serie D, salvo poi diventare Commissario e Osservatore in C e, quindi, vicepresidente della sezione. Dal ’96 era arbitro Benemerito.
Nel 2001 divenne socio del Panathlon International di Treviso e, nello scorso marzo, Fiduciario Coni per il Comprensorio Treviso Est (S. Biagio, Carbonera, Monastier, Silea, Zenson e Roncade).
«Ho perso un Amico da 40 anni, uno Sportivo con la S maiuscola perché amava tutte le discipline – ha dichiarato Mario Sanson, vicepresidente del Coni di Treviso -. Persona generosissima e diponibile con tutto e tutti sia nella vita privata che sportiva, era un amante dei valori etici dello sport. Recentemente l’avevamo nominato Fiduciario, incarico che aveva accettato con grande entusiasmo e disponibilità».
Antonio “Toni” De Santis ex arbitro e team manager Treviso: «Gianni era una persona di stratosferica umanità, sempre disponibile: si faceva in quattro sempre e per tutti. Ho perso un fratello e un amico con la “A” maiuscola. Conobbi Gianni nel 1968 quando con Mario Sanson e Loris Zanin ci eravamo iscritti al Corso arbitri della sezione di Treviso e da allora ci siamo sempre frequentati.
C’eravamo visti prima che entrasse in ospedale a Belvedere, nel bassanese, assieme a Bettin, neo presidente regionale, e ai soliti amici. Sembrava in forma nonostante qualche piccolo colpo di tosse ed aveva rassicurato tutti i presenti. Era anche un grandissimo tifoso del Treviso calcio, aveva la tessera gratuita per accedere al Tenni ma lui sottoscriveva sempre altri tre abbonamenti, uno dei quali per la figlia Chiara».
Leo Sorrentino, presidente della sezione arbitri di Treviso: «Martin era un personaggio di grande spessore, sempre disponibile, e prezioso. Di grandissimo cuore, generoso come pochi, sempre pronto a dare una mano. Era una colonna della sezione, per noi è una grandissima perdita».
Gianni lascia la moglie Mallì, 59 anni, e i figli Sandro e Chiara oltre a due nipotini. I funerali si svolgeranno domani, alle 16, nella chiesa di Olmi di San Biagio.

Piergiorgio Zavarise

La Tribuna di Treviso

Si è spento l’ex arbitro Martin

La Tribuna di Treviso – 28 luglio 2009 pagina 29 sezione: CRONACA

SAN BIAGIO. Un male repentino che non perdona ha stroncato uno tra i più conosciuti fischietti di Marca. Se ne è andato nella tarda serata di domenica Gianni Martin, ex arbitro della sezione Aia di Treviso, ora visionatore delle giovani giacchette nere, imprenditore nel settore della grafica. Aveva 62 anni. Da pochissimi mesi la malattia lo aveva messo a dura prova.
Ha combattuto con coraggio e determinazione, com’era nel suo stile. Poi ha dovuto arrendersi, attorniato dai familiari e da tanti amici. Negli anni Settanta e fino ai primi anni Ottanta Gianni Martin ha calcato i campi di tutta Italia dirigendo gare di Quarta serie.
All’arbitraggio era arrivato dopo un’intensa esperienza giovanile come mezzofondista. Con la chiamata alle armi, Martin viene destinato al Gruppo Sportivo dell’Esercito. E proprio con i colori dell’Esercito vince numerose gare nazionali.
Tornato a Treviso, decide di seguire il corso come arbitro. La carriera di Martin è un continuo progredire di categoria, fino alla Quarta serie.
Dopo aver appeso il fischietto al chiodo, l’ex arbitro resta uno dei perni della sezione Aia trevigiana. «Un associato con la A maiuscola, che dopo anni di attività sul campo ha continuato a mettersi a disposizione dell’associazione e soprattutto dei giovani», lo ricorda Leo Sorrentino, presidente provinciale dell’Aia.
Nei primi anni Novanta Martin è stato vicepresidente degli arbitri trevigiani, poi consigliere.
Nel tempo si è occupato anche della formazione dei giovani, che tanto si legavano a Martin, e all’organizzazione delle riunioni tecniche.
Fino allo scorso maggio ha collaborato fianco a fianco con Sorrentino come visionatore degli arbitri.
Specializzato in tipografia, nel 1970 Martin ha fondato con un socio le Grafiche Italprint con sede sulla Castellana a Treviso.
Già consigliere comunale negli anni Settanta a San Biagio, socio di Coni e Panathlon, lascia la moglie Amalia, i figli Sandro, campione di rally, e Chiara, la mamma Teresa, la nuora, i nipotini ed i fratelli.
L’ultimo addio, al quale si attende una grande partecipazione, è stato fissato per domani alle 16 ad Olmi. (ru.b.)