Riunione Tecnica con Alfredo Balconi, Responsabile della Commissione Nazionale Arbitri di Beach Soccer

Autore: Nicola Soldà

Fotografie: Angelo Tasca

I trevigiani hanno avuto l’opportunità di incontrare il Responsabile della Commissione Arbitri Nazionale di Beach Soccer Alfredo Balconi della Sezione di Cinisello Balsamo che ha da subito esordito: “Sono diventato arbitro a 24 anni, quando ormai era troppo tardi per una carriera nel calcio a 11. Dopo qualche anno nelle categorie Giovanissimi, Allievi e Juniores, mi hanno proposto di arbitrare una partita di Beach Soccer. Ero uno di quegli arbitri che girava sempre con la borsa pronta in macchina. E così, quasi per caso e senza nemmeno conoscere il regolamento, è iniziata un’esperienza che mi ha regalato grandi soddisfazioni dapprima come arbitro a livello nazionale, passando poi per la nomina ad internazionale fino al 2016 ed ora come responsabile della CAN BS.”

Da segnalare la presenza alla serata anche di alcuni dei colleghi veneti che negli ultimi anni hanno dato lustro alla nostra regione nel mondo del beach soccer, tra i quali il nostro associato Mauro Favaro, il decano Andrea Marton (sez. di Mestre) e l’arbitro dell’ultima finale di Coppa Italia tra Pisa e Catania Federico Pizzol (sez. di San Donà).

Dopo una breve presentazione di sé, si è passati alla disamina delle principali peculiarità che caratterizzano una disciplina spettacolare come quella del Beach Soccer. L’aspetto fondamentale da non dimenticare è che si tratta a tutti gli effetti di calcio (soccer all’americana) e questo lo si può facilmente constatare raffrontando le regole del calcio a 11, del futsal e del beach soccer: sono esattamente le medesime 17 a caratterizzare i regolamenti delle tre discipline.

Rientrano tra gli aspetti più enfatizzati durante la serata da Alfredo, il concetto di team arbitrale e di uniformità di giudizio, l’importanza della preparazione atletica su una superficie tanto dispendiosa quanto spettacolare e la conoscenza approfondita del regolamento. Sull’argomento afferma: “Questi gli aspetti che garantiscono ai nostri ragazzi di essere sempre tra i migliori a livello internazionale”.

Tra le peculiarità più spettacolari e curiose che differenziano il beach soccer dalle altre 2 discipline si annoverano l’esecuzione della rimessa laterale con le mani o con i piedi, i calci di punizione a cono ed in linea tutti senza barriera, la tutela della rovesciata/sforbiciata, l’assenza della linea mediana e delle linee delimitanti l’area di rigore, le 10 bandierine di colore rosso e giallo che compongono il rettangolo di gioco e la superficie composta ovviamente da sabbia.

Come di consueto, si è passati poi all’analisi di alcuni episodi particolari come casi di DOGSO, SPA, gol/no gol, rovesciate e molto altro, scaturendo un genuino interesse da gran parte della platea. A chiudere la riunione, la proiezione della rassegna dei 10 gol selezionati dalla Beach Soccer Worldwide (BSWW) candidati al premio “Best Goal of the year”.