La serie A va conquistata tutti i giorni – RTO con Alessandro Costanzo

Autore: ae Stefano Bonetti
Fotografie: ae Marua Ouertani

La riunione con protagonista Alessandro Costanzo, della Sezione di Orvieto,
ha coinvolto non solo il lato tecnico, ma in particolare quello
motivazionale rispetto alla mission dell’arbitro e all’abnegazione
necessaria per raggiungere i propri obiettivi.

L’esperienza di Alessandro, di per sé, rappresenta un’unicità ma allo
stesso tempo un modello a cui riferirsi.

A ritroso, la sua esperienza internazionale a disposizione della FIFA
inizia nel 2013, dopo l’esordio come assistente arbitrale in serie A nel
2012.

Ma c’è un dato, che più di tutti, considerando le date citate, è
significativo: è diventato arbitro a 23 anni.

Alessandro ha raccontato agli arbitri trevigiani la propria esperienza e di
come, quasi per scherzo, si sia trasformato da giocatore di provincia ad
arbitro e poi ancora ad assistente arbitrale al vertice in Italia e
all’estero.

L’arbitro orvietano ha invitato gli associati trevigiani a concentrarsi su
alcuni punti fondamentali per il raggiungimento della propria Serie A. In
particolare, è di fondamentale importanza la preparazione: “Sia l’aspetto
atletico che quello tecnico sono cruciali, ma è la partecipazione costante
alla vita sezionale che sedimenta e fa crescere la nostra esperienza,
dobbiamo essere curiosi, imparare dai colleghi, non smettere di ascoltare e
imparare” – e ricordando – “Siamo arbitri sempre, la nostra vita quotidiana
è la rappresentazione della nostra Associazione, sani valori e comportamenti
che ci vengono riconosciuti”.

Alessandro ha voluto sottolineare che “L’arbitro in campo, e nella vita,
non rappresenta solo se stesso ma tutta l’Associazione Italiana Arbitri, e
posso dire che questo orgoglio, e l’amore per questa grande passione, mi
hanno consentito di mettermi in gioco pur avendo iniziato in età non
propriamente giovanile”- sottolineando – “E’ sempre questione di sacrifici,
di mettere al primo posto il sogno, che piano piano diventa percorso,
risultando infine un traguardo raggiunto; l’arbitraggio è sacrificio,
determinazione e passione”.

Gli interventi dei giovani hanno sollecitato un ulteriore riflessione: “La
Serie A va conquistata tutti i giorni, e non parlo solo della massima serie,
ma di tutti quei piccoli o grandi traguardi che consentono di dare valore al
proprio lavoro”.

Nel percorso di un arbitro, come ricordato dal collega, contano
relativamente le squadre, le categorie, e i luoghi in cui si dirige un
incontro, conta maggiormente la passione che si trasmette nel farlo e
l’esperienza che “ci portiamo a casa”.

Costanzo infine ha voluto sottolineare un aneddoto agli arbitri trevigiani,
relativo al suo incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella: “Durante la premiazione, al termine della partita, il Presidente
si è detto orgoglioso del nostro essere arbitri, della capacità di adempiere
ad un ruolo difficile, e di essere orgoglioso di ciò che trasmettiamo
portando il nostro lavoro in tutto il mondo”. L’emozione di Alessandro nel
ricordare questo momento ha trasmesso alla platea trevigiana l’ennesima
riprova della fortuna di cui possiamo fregiarci nell’essere parte di un
movimento che fonda le proprie radici su valori fondamentali.

Un riconoscimento molto importante quello del Presidente Mattarella, a
riprova dei grandi traguardi che l’Associazione sta riscuotendo anche a
livello internazionale e che derivano dal grande investimento fatto su
preparazione, sacrifici, determinazione, passione e abnegazione, creando un
movimento che guarda al futuro con solide radici.