Alessandro Bianco e il fallo di mano – le casistiche dopo la Circolare 1

Venerdì 26 novembre presso il Cinema Teatro Aurora di Treviso si tenuta la Riunione Tecnica Obbligatoria degli Arbitri di Marca.



Relatore della serata è stato Alessandro Bianco, componente del Settore Tecnico nonché associato della sezione di Mestre.



Il tema discusso è stato il fallo di mano, affrontato anche alla luce delle modifiche regolamentari della circolare 1.



A seguito di una breve introduzione del presidente Calogero Castellino, che ha anche ricordato gli esordi di alcuni arbitri trevigiani, ha preso la parola il vicepresidente Federico Modesto per ricordare agli arbitri le procedure e le casistiche per determinare l’impraticabilità del terreno di gioco.



Ha preso poi la parola il relatore presentando alla platea 9 casi di falli di mano.



Dopo una prima analisi da parte degli associati, Alessandro ha approfondito termini e parametri di punibilità delle 3 tipologie di situazioni individuare a termini di regolamento: “Partiamo in primis dalla segnatura di una rete a seguito del tocco con mano/braccio, in questo caso è necessario valutare l’immediatezza e il colpevole: il calciatore che commette l’infrazione, perché questa sia punibile, deve segnare una rete dopo pochi secondi”.



Un’altra situazione da attenzionare è stata quella riferita ai falli di mano che si verificano in particolar modo in area di rigore: “Ci troviamo spesso a dover valutare posizioni di braccia e mani che sembrano essere fuori posizione, ma la domanda che ci dobbiamo porre è: il calciatore sta cercando di giocare o di creare barriera?” – e continuando – “La finalità del calciatore è fondamentale e ci guida nelle valutazioni”.



Proprio questo ambito ha consentito lo sviluppo di un’approfondita disamina anche della platea, e in particolare dei più giovani, coinvolti con energia da Alessandro che ha altresì ricordato “Facciamo le cose semplici e nella loro completezza, ricordiamoci che su fallo di mano in occasione di tiro in porta dobbiamo notificare l’amministrazione, a meno che non sussistano provvedimenti più severi da comminare”.



Un ultimo ma importante passaggio è quello riferito alla situazione più evidente: “Ricordiamoci infine che la volontarietà del fallo di mano non prevede letture o interpretazioni, e in questi casi il fallo di mano è punibile senza ulteriori analisi”.



La serata si è quindi conclusa con i ringraziamenti del presidente Calogero Castellino e con un caloroso applauso degli Arbitri di Marca.

Autore: Stefano Bonetti
Fotografie: Marua Ouertani