Il CRA Veneto ospite dei Trevigiani
Il 23 novembre la Sezione di Treviso ha avuto il piacere di accogliere il Comitato Regionale Veneto con il Presidente Dino Tommasi accompagnato dai componenti Gianni Bizzotto, Stefano Lena e Simone Schiavo.
Per gli arbitri trevigiani è stata una settimana molto particolare, questo perché, nella notte tra lunedì 19 e martedì 20 novembre, è venuto a mancare un grande pilastro della sezione: l’Arbitro Benemerito Athos Favaro. La riunione, è iniziata con un videoricordo di Athos, un estratto del momento in cui è intervenuto al raduno di inizio stagione e alcuni frammenti fotografici di una carriera lunga e prestigiosa sui terreni di gioco e in sezione.
Dopo il minuto di silenzio, il Presidente Claudio Zuanetti ha preso la parola ricordando la lunga carriera di Athos, ma anche un suo desiderio: quello di donare alla sezione un quadro realizzato per il 50° anniversario di fondazione. Quest’opera, scoperta dal Presidente Regionale Tommasi e dal Componente Bizzotto, rimarrà orgogliosamente sulla parete della sede sezionale ricordando le parole di Athos: “La sezione vi darà sempre più di quello che avrete dato”.
Dopo questo toccante inizio di serata, ha preso la parola il Presidente Regionale, confrontandosi con gli arbitri, soffermandosi sui diversi aspetti primari che un arbitro deve considerare per ambire al passaggio di categoria e all’Organo Tecnico superiore.
Gli aspetti sono stati in particolar modo focalizzati sui fischietti sezionali, ma irrinunciabili per i regionali con l’obiettivo di migliorare le proprie prestazioni e ambizioni.
Punto fondamentale di un arbitro moderno, oltre alla conoscenza tecnica e alla preparazione atletica, è l’atteggiamento nei suoi diversi aspetti quali determinazione, volontà, dedizione e, a completamento, serenità che si dimostra nel momento in cui si prende una decisione.
Non meno importante, i provvedimenti devono essere assunti da una corretta posizione in campo, altrimenti l’arbitro perde credibilità. La ricerca dell’angolo di visione corretto e del “between” tra i giocatori consentono una lettura dell’azione ottimale.
Dopo questa introduzione, si è passati all’analisi di diversi episodi nei quali sono emersi ulteriori aspetti di notevole importanza: allenamento e personalità. Dino ha voluto stimolare lo spirito di sacrificio indispensabile per raggiungere obiettivi, unitamente alla necessaria ambizione: “Siamo atleti e come tali ci dobbiamo allenare, è un aspetto imprescindibile da curare per essere all’altezza del nostro ruolo” proseguendo “La personalità nasce dalla mentalità perché la mente ci porta dove vogliamo”.
Terminato l’intervento del Presidente hanno preso parola i componenti del Comitato Regionale Veneto.
Simone Schiavo, responsabile degli assistenti arbitrali, ha introdotto il ruolo di assistente con l’ausilio di due associati, Davide Fenzi e Davide Pianon, che hanno spiegato le motivazioni che li hanno guidati al cambiamento di ruolo. Da ciò l’invito di Simone, per gli associati che vorranno approcciarsi al ruolo, di segnalare al Presidente sezionale la volontà per essere presi in considerazione per il passaggio.
Stefano Lena, responsabile per il Calcio a 5 ha intrattenuto la platea con un video che ha riassunto la realtà dell’arbitraggio in questa disciplina affine al calcio tradizionale ma fortemente focalizzata sulla velocità di gioco e i continui contatti. Uno scenario da sperimentare.
Gianni Bizzotto, responsabile per la preparazione atletica, ha infine analizzato le performance degli arbitri contrapponendo le attuali performance e limiti minimi, con quelli utilizzati negli anni ’90. Un raffronto interessante che ha evidenziato l’alto margine di miglioramento generale e dei singoli, in un contesto di crescita continua per mirare agli Organi Tecnici nazionali.
Un incontro che da motivazioni e nuovi obiettivi, indispensabili per affrontare le ultime fatiche del 2018 e ripartire al meglio nel girone di ritorno.
Foto: Sala Stampa
Articolo: Riccardo Piovesan
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