Seconda riunione tecnica della stagione: Treviso ospita il Giudice Sportivo
Autore: Lorenzo Lucenti
Fotografie: Fabio Camporeale
La stagione 2025/26 è ufficialmente iniziata anche per la Sezione AIA di Treviso, con la seconda riunione tecnica obbligatoria e la prima di quest’anno presso la sede di Via Bernardi.
Un appuntamento che ha visto la partecipazione di ospiti autorevoli e ha toccato temi di grande attualità e rilevanza per il mondo arbitrale.
Nello specifico, ospiti della serata sono stati: il Delegato della Federazione Italiana Giuoco Calcio di Treviso, Claudio Donà, il Giudice Sportivo del Comitato Provinciale di Treviso, l’avv. Renato Toppan, e il rappresentante sezionale Salvatore Bellino, Osservatore e associato trevigiano.
Ad aprire la serata è stato Claudio Donà, che – dopo un’introduzione sentita del Presidente Castellino – ha affrontato uno dei temi più scottanti degli ultimi anni: i comportamenti violenti e irrispettosi sugli spalti, specialmente nei campionati giovanili.
Con lucidità ed esperienza, Donà ha fotografato perfettamente la gravità del fenomeno:
“È da rimanere allibiti di fronte a quello che i genitori di un ragazzo che gioca a calcio possono dire nei confronti di un suo coetaneo”.
Una frase che colpisce, e che riassume quanto ancora ci sia da fare per iportare educazione e rispetto sui campi di tutta Italia.
La parola è poi passata al Giudice Sportivo, avv. Renato Toppan, che ha illustrato una delle novità normative più importanti della stagione:
“Grazie alla modifica di un articolo del codice penale, l’arbitro è ora tutelato dalla legge come pubblico ufficiale durante lo svolgimento della gara.”
Una conquista importante per la sicurezza degli ufficiali di gara, che porta con sé anche un inasprimento delle pene per chi si rende responsabile di violenze o minacce nei loro confronti. Ma c’è un aspetto fondamentale, ha ricordato Toppan, che dipende direttamente dagli arbitri: “Per permetterci di applicare le sanzioni adeguate, è essenziale che il referto sia redatto con precisione e senza timori. Non abbiate paura di riportare esattamente ciò che è accaduto.”
Una buona stesura del referto, accurata e dettagliata, rappresenta infatti l’unico strumento efficace per garantire giustizia e tutelare la categoria.
L’ultima parte della serata è stata dedicata a un vivace momento di confronto, con domande da parte dei presenti che hanno aiutato a chiarire meglio le dinamiche delle sanzioni e le responsabilità che possono derivare da determinati comportamenti in campo (e fuori).
La riunione si è conclusa con i consueti saluti finali, ma anche con una maggiore consapevolezza da parte di tutti i partecipanti: quella di appartenere a una comunità che si evolve e che lavora ogni giorno per difendere i valori dello sport e del rispetto reciproco.

