Gli assistenti CAN Mondin e Ceolin analizzano i falli di gioco

Articolo: Riccardo Basso

Fotografie: Angelo Tasca

Venerdì 11 Ottobre si è svolta la terza riunione tecnica della stagione che ha avuto come relatori i due assistenti trevigiani in forza alla CAN A-B: Luca Mondin e Marco Ceolin. 

In apertura di serata, il saluto del Presidente Castellino: “È un grande piacere poter partecipare a momenti come questo, perché non tutte le sezioni hanno la fortuna di avere due assistenti che operano nella massima categoria. È fondamentale partecipare a questo tipo di eventi e farne tesoro, per poter ampliare la propria conoscenza arbitrale, sia del regolamento in sé, sia della sua applicazione sul terreno di gioco”. 

La parola è poi passata ai due relatori i quali hanno coinvolto tutta la platea con la visione e l’analisi di video relativi a due tipologie di casistiche che molto spesso si rivelano complicate da giudicare: il fallo di mano e i gravi falli di gioco. 

Nella valutazione della seconda tipologia di infrazioni, gli associati hanno applicato i tre criteri del punto di contatto, dell’intensità del fallo e della dinamica dell’azione, ricercando nei dettagli le chiavi per prendere la decisione più corretta e coerente. 

“Quello che facciamo adesso è estremamente importante per essere in grado poi sul campo, durante la gara, di collegare il regolamento a ciò che effettivamente accade in gioco nel corso dei 90 minuti” ha spiegato Mondin che poi ha aggiunto “Oggi siamo in laboratorio: non dobbiamo preoccuparci di sbagliare, ma ciò che è fondamentale è sfruttare i mezzi che abbiamo per poter prendere decisioni più giuste e logiche possibili perché poi, quando siamo da soli, dobbiamo rendere automatiche le nostre scelte”.

Per il fallo di mano, Ceolin e Mondin hanno spiegato l’importanza dello spostamento dell’arbitro per avere una vicinanza adeguata e un angolo di visione che permettano una vista d’insieme dell’azione, per rendere quindi più credibili e giuste le decisioni dell’arbitro. 

“Quando l’osservatore o l’Organo Tecnico vi chiedono conto del vostro posizionamento nei singoli episodi” spiega Ceolin “non è per trovare una critica a quello che avete fatto, ma è perché se imparate a muovervi il più correttamente possibile in campo, solo con questo risolvete la gran parte dei problemi che vi possono capitare nel corso di una partita”.

La condivisione degli episodi a video e delle relative analisi hannosenz’altro arricchito il bagaglio delle conoscenze degli associati presenti e sono stati un prezioso approfondimento del regolamento e della sua applicazione in campo: testimonianza, questa, di quanto simili occasioni siano importanti, non solo per la partecipazione alla vita associativa, ma anche per l’attività di arbitro.