Come il Futsal può essere propedeutico per l’arbitro di Calcio a 11
Autore: Martina Cavallini
Fotografie: Elena Soranzo
La riunione tecnica del 25 novembre, dedicata alla disciplina del Calcio a 5, è stata tenuta da due associati della Sezione di Treviso appartenenti alla Commissione nazionale per il Calcio a 5: il CAN 5 Elite Giacomo Voltarel ed il CAN 5 Angelo Tasca.
Nel presentarli, il Presidente Castellino ha ricordato: “Oggi diamo spazio al Calcio a 5, disciplina in cui la nostra Sezione vanta il maggior numero di associati a livello nazionale”.
Prima di passare la parola ai due relatori principali della serata, i tre arbitri trevigiani Emanuele Bortoletto, Andrea Tasca e Alexandru Hurmuz hanno condiviso con la platea l’esperienza rispettivamente al Master ‘AIA 4 Future’ (Bortoletto) e ai raduniorganizzati in seno ai progetti ‘Talent’ Calcio a 5 (Tasca) e ‘Mentor UEFA’ (Hurmuz).
Voltarel ha quindi esordito, spiegando alla platea l’obiettivo della riunione: “Vogliamo offrire degli spunti utili per la vostra crescita, facendo dei parallelismi tra il Calcio a 5 e il Calcio a 11, perché riteniamo che il Futsal sia una disciplina propedeutica al Calcio a 11, in quanto aiuta a migliorare: la concentrazione, la soglia del fallo, la gestione dei giocatori e il nostro carattere”.
Tasca ha proseguito, sottolineando che: “Il Futsal ti permette di svolgere l’attività arbitrale in una dimensione totalmente diversa rispetto al Calcio a 11: il campo del Calcio a 5 è quasi grande quanto l’area di rigore del terreno di gioco del Calcio a 11, e lì sono stipati 10 giocatori per tutti i 40 minuti di partita. Capite, quindi, che il Calcio a 5 è più veloce ed impone all’arbitro diprendere decisioni in una frazione di secondo; bisogna essere molto concentrati, conoscere perfettamente il regolamento ed essere allenati”.
Per far comprendere appieno le dinamiche del Futsal, i due relatori hanno proiettato una serie di video utili a trattare aspetti fondamentali come: la velocità del gioco, la capacità dell’arbitro di mantenere una visione d’insieme sull’intera azione, la gestione delle emozioni, la valutazione dei falli e la comunicazione tra colleghi.
Voltarel ha sottolineato l’importanza di prestare attenzione anche agli elementi di disturbo, come dirigenti e giocatori in panchina,molto più vicini all’arbitro rispetto al Calcio a 11: “Anche in una partita tranquilla, bisogna osservare non solo il pallone, ma tutto il contesto circostante. Il Futsal insegna ad avere una visione più ampia e periferica dell’intera azione. Un arbitro bravo riesce a vedere tutto ciò che accade; per farlo, deve posizionarsi correttamente in campo”.
Tasca è quindi intervenuto chiedendo ai presenti: “Quanti di voi riflettono sul numero di falli che vengono fischiati durante una partita?”. Perché, nel Calcio a 5, una volta che una squadra ha commesso 5 falli in qualsiasi parte del campo, dal sesto fallo in poi la squadra che subisce il fallo ha sempre diritto a battere un tiro libero. “È quindi essenziale” ha spiegato Tasca “selezionare i falli. Inoltre, è necessario fare prevenzione, perché aiuta a diminuire, sia il numero di falli, sia il numero dei provvedimenti disciplinari”.
Da ultimo, ma non meno importante: “Comunicazione, collaborazione, fiducia e rispetto, sia in campo, sia in Sezione,sono fondamentali per arbitrare il Futsal” ha affermato Voltarel “in campo siete in due arbitri che devono allinearsi a livello tecnico”.
La riunione è terminata con domande, da parte della platea incuriosita, sul regolamento e sullo svolgimento di una gara di Futsal e sulla possibilità di arbitrare partite sia di Calcio a 11 sia di Calcio a 5.