A lezione con l’assistente CAN Marco Ceolin: SPA e DOGSO

Autore: Marua Ouertani

Fotografie: Elena Soranzo

“Vorrei ricordare un amico, che voleva un bene dell’anima ai ragazzi, agli arbitri”.

La terza riunione tecnica obbligatoria della stagione si apre con le parole del Presidente Calogero Castellino, che, impegnato all’assemblea dei presidenti sezionali ad Ascea e sostituito per l’occasione dal Vice-Presidente Michele Collavo, ha voluto lasciare un messaggio in ricordo del collega osservatore ed amico Giuseppe ‘Bepi’ Barzan, scomparso lo scorso 3 ottobre.

Ad iniziare ufficialmente la serata è la presentazione dei nuovi arbitri in forza all’organico sezionale di Calcio a 5: Gianluca Fighera, Giorgia Visentin, Mamady Cisse, Pietro Francescato e Gabriele Leone.

Dopo il doveroso in bocca al lupo ai cinque colleghi pronti per questa nuova avventura ed aver ricordato l’imminente inizio del nuovo corso arbitri, la parola è passata al protagonista della serata: l’assistente arbitrale trevigiano Marco Ceolin, da quest’anno in forza all’organico della Commissione Arbitri Nazionale. 

L’obiettivo è analizzare diversi episodi che vertono sulle casistiche di SPA (“stop a promising attack”) e DOGSO (“denying an obvious goal scoring opportunity”).

“La discriminante nell’analisi di questi episodi sarà di non concentrarsi soltanto sull’analisi tecnica, ma di andare a toccare e cogliere anche lo spostamento e il posizionamento dell’arbitro, in modo da poter individuare quale sia – in ogni occasione – il punto migliore del campo da cui poter giudicare un episodio e, così,completare l’analisi fatta già durante il raduno precampionato”.

Ripassati i quattro criteri che consentono di valutare la sussistenza diuna DOGSO (possesso del pallone, direzione generale, distanza dalla porta e numero dei difendenti), i fischietti hanno avuto modo di analizzare e discutere diversi episodi, cercando di cogliere piccoli particolari come lo spostamento migliore che un arbitro può adottare sia per valutare al meglio sia per essere più credibile in campo e far accettare le proprie decisioni.

“Comprendere bene i criteri della DOGSO, significa saper valutare e decidere che, quando ne viene meno almeno uno, molto probabilmente ci troviamo di trova di fronte ad una SPA. Non dobbiamo però mai dimenticare né escludere la possibilità che anche in queste situazioni possiamo trovarci di fronte a un fallo imprudente o addirittura un grave fallo di gioco” spiega Ceolin.

Particolare attenzione è stata poi rivolta ai falli che avvengono in area di rigore, dove – in aggiunta – è necessario valutare la sussistenza della genuinità o non genuinità dell’intervento irregolare, sapendo che ciò può comportare il declassamento del provvedimento disciplinare da adottare.

Numerosi sono stati i momenti di dibattito e confronto, che hanno tenuto alto l’interesse e l’attenzione dei ragazzi presenti e che sono il modo per cercare di portare tutti i fischietti di Marca ad avere un metro di valutazione uniforme degli episodi.

La serata si è quindi conclusa con il tributo per gli esordi di Gabriele Leone nella categoria Juniores, di Alberto Cornacchia, Davide Carniato e Mohamed El Amine Ayad in Allievi e di Mirsen Nadarevicin Serie D di Calcio a 5.