Un campo di gioco tra due continenti: un gemellaggio all’insegna dell’amicizia e della fratellanza

Autore: Edoardo Ervas

Esiste un terreno di gioco che non rispetta alcuna misura e che unisce luoghi molto distanti e, se geometricamente per costituire un piano sono necessari almeno tre punti, per dare vita a questo grande campo da calcio sono stati sufficienti tre elementi. 

Il primo e il più importante: Mamady Cissé, classe 1987 ed arbitro della sezione di Treviso dal 2016. 

Mamady rappresenta il centro di questo terreno di gioco, il luogo dell’incontro tra amici che scendono in campo, l’inizio di questa bella partita. Con “Ambetale”, l’associazione da lui creata, ha costituito una realtà che promuove la fratellanza tra popoli e culture e sostiene materialmente famiglie bisognose nella sua terra natia, la Guinea. 

Il secondo elemento è la Sezione di Treviso che ha deciso di donare vecchie divise da spedire in Guinea a supporto della missione di Mamady. 

Il terzo elemento è il CRA di Conakry, nel quale militano giovani arbitri guineiani, e al quale queste divise sono state recapitate. Entrambe le sezioni rappresentano idealmente i limiti di questo grande terreno di gioco entro il quale si disputa una partita che non vuole avere vincitori né vinti e che abbraccia il nobile scopo di un giovane ragazzo che vive tra due mondi. 

Tra Conakry e Treviso si è costituito quindi un gemellaggio. E nel gemellaggio entrambe le realtà si sono riconosciute figlie identiche di una realtà più grande che è il gioco del calcio, con la sua capacità di unire realtà, popoli e persone.

Il Presidente della Sezione di Treviso, Calogero Castellino, così commenta la bella iniziativa: “Si tratta di un’iniziativa speciale, in cui ci siamo sentiti subito coinvolti. Gli arbitri di Treviso si sono attivati tutti con un piccolo gesto, che per chi non conosce il superfluo può fare la differenza. Il nostro grazie va a Mamady, ad Ambetale e al CRA di Cronacry per quello che fanno per i giovani della Guinea”.

Ci auguriamo che questa storia iniziata qualche anno fa sia la prima di una lunga serie di pagine da scrivere, nella profonda convinzione che non tutte le partite importanti inizino con un fischio.