L’alimentazione dell’ atleta con il Dott. Maurizio D’Aquino

Autore: Augusto Baruffi

Fotografie: Marua Ouertani

Numerosa è stata la platea di arbitri intervenuti per l’ultima riunione tecnica obbligatoria della stagione, nella quale è stato trattato un tema fondamentale per l’attività dell’arbitro, che, se non valorizzato, può senz’altro vanificare tutti gli sforzi svolti in altri ambiti dell’attività arbitrale, andando a compromettere le prestazioni in campo.

Il tema trattato è quello dell’alimentazione dell’atleta, ed il relatore è stato il dott. Maurizio d’Aquino, Primario dell’Unità Operativa di Medicina Generale presso la Casa Di Cura Giovanni XXIII di Monastier (TV): visti la sua grande esperienza e le numerose pubblicazioni da lui redatte in materia, si può senz’altro dire che il dott. D’Aquino sia un “luminare” nel suo campo, come lo ha definito il presidente Castellino nell’introdurlo.

Indubbio merito del dott. D’Aquino è stato quello di trasmettere la sua conoscenza ad una platea per lo più non particolarmente avvezza ai termini tecnici della materia per il tramite di un’esposizione sempre chiara e facile da seguire, avvalendosi anche dell’ausilio di slides.

La riunione è iniziata con una parte introduttiva in cui il dott. D’Aquino ha esposto i benefici apportati all’organismo da ogni componente nutritiva, nella quale ha invitato i colleghi a “mantenere nel corso di tutta la settimana una dieta equilibrata, non solo per l’attività sportiva, ma anche per non soffrire di disturbi dovuti ad un deficit di un particolare componente”.

Poco dopo si è giunti ad analizzare il fondamentale particolare dell’alimentazione pre-gara, analizzando diversi scenari con sforzo fisico programmato a diversi orari della giornata, ed evidenziando quali tipologie di alimenti privilegiare nel pasto pre-gara e quali invece sarebbe opportuno evitare. In particolare, due sono stati i consigli generali che il dott. D’Aquino ha dato alla platea: da un lato, infatti, egli ha raccomandato di consumare il pasto “circa 2-3 ore prima dell’inizio dell’attività fisica, così da consentire all’organismo di digerire il pasto”; dall’altro lato, ha raccomandato che detto pasto sia principalmente costituito da “amidi e carboidrati complessi, quali pasta, riso, fette biscottate o biscotti secchi, che sono relativamente semplici da digerire e forniscono al corpo una riserva di energia utilizzabile per lungo tempo”.

L’apprezzata riunione si è conclusa con le domande degli associati, che hanno richiesto al dott. D’Aquino alcune delucidazioni o semplicemente anche alcuni consigli basati su casi concreti o particolari esigenze alimentari dovuti alla routine quotidiana di ciascuno.