Giampietro Maino del Settore Tecnico: il fallo di mano
Autore: Marua Ouertani
Fotografie: Marua Ouertani
Nella serata del 10 febbraio, la sezione di Treviso ha avuto il piacere di accogliere il componente del Settore Tecnico Giampietro Maino, della sezione di Schio, che ha approfondito la tematica del fallo di mano.
L’apertura dell’intervento, che ha contestualizzato la figura dell’arbitro è stata da subito motivante: “Dobbiamo essere coscienti che essere arbitri significa poter andare a testa alta in ogni situazione, siamo giudici sopra le parti e possiamo andarne fieri; la nostra è un’associazione in cui si può sognare di arrivare a dirigere la finale della Coppa del Mondo con miliardi di persone collegate, possiamo arrivare a fare qualsiasi cosa”.
Focus poi sulla tematica specifica della serata “Relativamente al fallo di mano, nel 2019 l’IFAB ha delineato parametri più stringenti, ma in ogni caso questa casistica rimane sempre comunque con un buon grado di soggettività; nel 2021 è stata deliberata un’ulteriore stesura più semplice per determinare la validità del tocco o il fallo”.
Importante discernimento poi degli assunti alla base della regola “Oltre al fatto che sopra l’ascella non è mai punibile il tocco, dobbiamo sapere che una sagoma maggiore del nostro corpo porta a sanzionabilità quando il movimento del corpo non è giustificato”.
La riunione ha poi visto il relatore sottoporre episodi di match analysis ai fischietti di marca, i quali, muniti di cartellino giallo e rosso, sono intervenuti per dibattere su quale fosse la decisione ottimale per il caso analizzato.
I brevi video hanno interessato situazioni di SPA, l’acronimo di “stop a promising attack”, dovute a tocchi/falli di mano “Dobbiamo avere ben chiaro il nostro compito nell’interpretare se queste situazioni, in campo, siano giocate deliberate o movimenti naturali/innaturali che ampliano la figura del calciatore”. Alcune situazioni sono definite: l’ammonizione deve essere diretta se il fallo di mano interrompe lo svolgimento di una promettente azione d’attacco o intercetta un tiro diretto verso lo specchio della porta. Va, invece, tralasciato il provvedimento disciplinare se il fallo di mano avviene su un cross e non un tiro in porta.
Altri video hanno riguardato la validità di reti segnate immediatamente dopo un contatto accidentale mano-pallone, di altra tipologia invece i casi in cui il calciatore segna deliberatamente un gol con la mano.
L’ultimo episodio si è focalizzato sull’autogiocata, casistica frequente in cui il calciatore tocca il pallone con le braccia involontariamente compiendo, per l’appunto, una giocata.
Tale episodio è stato particolarmente utile per sottolineare che non ogni tocco di mano è da considerare come punibile e quanto sia importante la capacità di interpretazione dell’arbitro nonché la sua conoscenza delle dinamiche del gioco del calcio.