Arbitro trevigiano salva la vita di un giovane atleta

La vita è questione di secondi, attimi rapidi che segnano il destino di una vita.

Pochi istanti sono bastati all’arbitro Francesco Rimpici, della Sezione di Treviso, per accorgersi della gravità della situazione, soccorrendo un giovane ragazzo di 15 anni colpito da un arresto cardio-respiratorio presso il polo di allenamento.

Il giovane, tesserato di una società di atletica della città, stava svolgendo il proprio allenamento nella serata di Mercoledì 16 Ottobre quando, verso il termine, ha accusato un malore che l’ha fatto accasciare a terra.

Francesco, infermiere da più di cinque anni, e attualmente parte del team dell’unità didattica infermieristica estensiva presso l’Ospedale di Treviso, impegnato nell’allenamento con i colleghi arbitri trevigiani, è subito scattato attraversando il campo da calcio consapevole dell’urgenza, raggiungendo il giovane per portargli soccorso.

Un primo esame ha subito evidenziato un respiro non efficace e l’assenza di polso cardiaco, e conseguentemente Francesco ha iniziato immediatamente il massaggio, utilizzando poi il defibrillatore reso disponibile dall’impianto sportivo – “Fortunatamente è bastata un’unica scarica per salvare il giovane” ha confermato l’arbitro trevigiano, “ma sono stati attimi interminabili in un silenzio assordante”.

Francesco ha seguito l’evolversi della situazione interagendo con il ragazzo che in stato di semi-incoscienza faticava a rispondere agli stimoli. Ristabilita la condizione del giovane, è giunto sul posto anche lo staff del Servizio Sanitario Urgenza ed Emergenza, che è intervenuto complimentandosi per l’intervento tempestivo.

Un intervento salvavita quello di Francesco, arbitro dal 2013 e attualmente in forza al Comitato Regionale Veneto nel Calcio a 5.
Il ventisettenne ha mantenuto il sangue freddo, nonostante fosse il suo primo intervento di questa tipologia al di fuori dell’ambiente ospedaliero, mettendo a frutto l’esperienza maturata nella propria attività – “Sono situazioni che non vorresti mai affrontare, ma che devi essere pronto a gestire, e in questo caso la velocità degli eventi mi ha portato ad agire d’istinto, grazie alla formazione e all’attività che svolgiamo tutti i giorni in reparto”.

Francesco infatti opera in un reparto innovativo di area medica, a gestione infermieristica, dell’Ospedale di Treviso. Un orgoglio, come sottolinea lo stesso Francesco, far parte di un reparto di recente creazione che si focalizza sull’educazione terapeutica di pazienti affetti da condizioni patologiche croniche e di coloro che se ne prendono cura al ritorno a casa.
Una missione e non soltanto un lavoro, con il senso del dovere che lo caratterizza anche sui campi di gioco, e che ha consentito di salvare la vita di un giovane.