Alessio Schiavon, analisi tecnica dalla CAN D alla Sezione
Secondo appuntamento dell’anno per gli arbitri trevigiani con protagonista il nostro associato Alessio Schiavon in forza all’organico della Commissione Nazionale di Serie D.
La riunione, introdotta dal Vice Presidente Rossetto, è iniziata con le news interne quali gli esordi dei colleghi più giovani, l’attesa finale del Futsal Promotion tra Union Pro Secco ed Entertainment Team e il nuovo corso arbitri che ripartirà martedì 12 febbraio e che sarà tenuto dal team di formazione sezionale coordinato da Federico Modesto.
Il Presidente Zuanetti, impegnato nel tardo pomeriggio per l’esame abilitativo di un nuovo collega, è arrivato poco dopo presentando Thomas Leo Boldrin, nuova leva ora in forza alla Sezione di Treviso.
Il tema dell’incontro della serata è stato l’approfondimento tecnico focalizzato su serietà dei falli ed episodi d’area.
Dopo una breve introduzione sul significato della lezione, Alessio ha sottolineato i diversi aspetti e criteri sui quali gli arbitri devono porre attenzione per una corretta analisi del fallo.
La disamina è stata supportata da interessanti video che hanno espresso al meglio i dettagli che discriminano le casistiche e i provvedimenti tecnici e disciplinari.
Nella valutazione dei falli di gioco, tra gli altri aspetti, l’arbitro deve prendere in considerazione la velocità con cui avviene l’impatto e la possibilità dei giocatori di intervenire sul pallone. Tali considerazioni, ovviamente, devono essere supportate da una precisa e attenta conoscenza del regolamento che consenta la scelta corretta.
Da questo confronto è emerso che l’arbitro dovrà sempre tutelare e garantire la protezione dei giocatori, non dovendo in alcun modo tollerare o lasciar correre determinati interventi e fornendo una guida precisa ai calciatori sul terreno di gioco.
Un ulteriore spunto di riflessione è emerso con riferimento alla determinazione di quale parte del corpo viene colpita e colpisce: un intervento con i tacchetti verrà valutato diversamente rispetto ad uno con la tibia o l’anca, così come un intervento basso ha una rilevanza disciplinare radicalmente differente rispetto a un contatto alto che esprime una pericolosità molto più elevata.
Il tema si è poi focalizzato sugli episodi d’area, con un’analisi certosina dei criteri che individuano il fallo di mano, riassunti nella posizione del braccio e nello spazio che viene occupato da quest’ultimo, la distanza del tiro e la velocità con cui viene eseguito. Sotto questo aspetto il compito più difficile per il direttore di gara è la capacità di cogliere la volontarietà nel compiere tale infrazione semplificando l’analisi.
Durante la visione dei filmati sono stati soprattutto i giovani ad intervenire, basando il confronto sul dialogo e sulla partecipazione attiva anche attraverso la scelta dei provvedimenti disciplinari eventualmente necessari nei vari interventi, ponendo diverse domande ad Alessio.
Alcuni di questi quesiti sono poi sfociati nell’analisi di specifiche casistiche relative ai falli di mano ricorrenti durante una partita, individuando i provvedimenti tecnici e disciplinari eventualmente necessari soprattutto in caso di cross con relativo fallo di mano e intervento irregolare della barriera su tiro diretto in porta.
Uno specifico focus è stato poi dedicato agli episodi d’area che coinvolgono una possibile simulazione, discriminando casistiche con e senza contatto tra i giocatori.
La chiusura della serata del Presidente Zuanetti ha portato una notizia emozionante, grazie alla decisione di intitolare il Premio sezionale “Bandierina d’Oro” al collega e amico recentemente scomparso Athos Favaro. Un ricordo indelebile che rende onore ad una colonna della Sezione di Treviso.
Autore: Riccardo Piovesan
Fotografie: Alessandro Gava
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