Una serata internazionale con Lucia Abruzzese
L’assistente internazionale in forza alla Sezione di Foggia tra i trevigiani |
La prima riunione del 2019 della Sezione di Treviso si è tenuta venerdì 11 gennaio con l’ospite d’eccezione Lucia Abruzzese, assistente arbitrale internazionale della Sezione di Foggia, appartenente alla Commissione Nazionale di Lega Pro.
Il presidente di sezione Claudio Zuanetti prima di lasciare la parola all’ospite internazionale, ha presentato i colleghi che hanno esordito nelle varie categorie: come arbitri effettivi di calcio a 11 in seconda categoria Edoardo Ervas e Giulio Savian; in juniores Elia Rodio; in allievi Sara Conte, Chiara Martin, Giulio Mattiuzzo e Endri Xamo; come arbitri effettivi di calcio a 5 in serie C1 Augusto Baruffi; in serie C2 Valentino Hermes Mosca; in serie D Luigi Usai; come osservatore arbitrale in promozione Danilo Pinarello.
Un grande applauso è stato fatto per la squadra trevigiana del calcio a 5 che con gli arbitri Daniele Ciriotto, Giovanni Cacciola e Giuseppe Prazzoli hanno arbitrato rispettivamente i quarti, le semifinali di Coppa Italia di serie C1 e la finale di coppa Italia femminile. Inoltre, un grande “in bocca al lupo” per questa nuova avventura va all’assistente arbitrale Davide Fenzi perché è stato scelto come talent per il progetto UEFA. Sono stati anche presentati i nuovi arbitri che hanno appena concluso il percorso di formazione e da dicembre sono diventati parte della famiglia trevigiana.
Per la prima volta sono stati svolti due i corsi attivati, uno in sezione e uno in due scuole della zona, quest’ultimo seguito in prima persona dal Presidente Zuanetti con la collaborazione tra gli altri degli associati Pier Alberto Franceschi, Alessio Carraretto e Federico Carnio.
Il responsabile del corso Federico Modesto ha presentato e ringraziato i collaboratori del corso sezionale Gianluca Fighera, Michele Zanatta, Augusto Baruffi, Emanuele Bortoletto, Emanuele Pillon e Pier Alberto Franceschi che con impegno hanno seguito la formazione dei giovani candidati.
L’onore di ricevere taccuino, divisa e fischietto da Lucia Abruzzese sarà sicuramente uno stimolo aggiuntivo per questi giovani nell’iniziare con entusiasmo una carriera lunga e piena di soddisfazioni.
A seguire la parola all’ospite.
“L’arbitraggio mi ha reso la vita bellissima”. Questo l’incipit del discorso di Lucia Abruzzese, un’affermazione forte, piena di emozione che lascia in secondo piano tutti i sacrifici richiesti agli arbitri per la propria attività.
Ed è della sua vita da arbitro che Lucia ha voluto esprimere tutte le sfaccettature: gli inizi a soli 16 anni quando la figura femminile nell’Associazione era una presenza rara – “Quando sono stata promossa a livello nazionale, tra le prime donne in Italia, ho ricevuto addirittura il telegramma di congratulazioni dal Ministero delle Pari Opportunità”.
Un inizio, come per molti, casuale grazie al fidanzato dell’epoca, una famiglia in cui il calcio non era argomento frequente, e una passione per il giornalismo sportivo – “L’esperienza più bella della mia vita, che ogni giorno mi da qualcosa di nuovo e di importante”.
La passione trasmessa è stata l’elemento di base della serata, unita all’importanza dei valori – “Ci educhiamo al giusto, al rispetto delle regole” e ancora “l’essere arbitro è un valore aggiunto alla nostra vita”.
Impegno, abnegazione ed equilibrio nella vita di tutti i giorni – “La vita privata deve rimanere sempre al primo posto, ma l’essere arbitro è uno status che vi incollate e avrete addosso per sempre, perchè deriva dalla mentalità vincente, dall’attitudine nell’organizzazione”.
Un passaggio importante è legato ai momenti meno piacevoli – “Ho sofferto per la conclusione della mia esperienza di arbitro, pensavo di aver concluso qualcosa che invece si è rivelato l’inizio di una nuova e fantastica avventura” e ancora “L’essere vincenti non vuol dire arrivare sempre ai massimi livelli, ma è la forza d’animo che ti spinge avanti insieme ai quattro punti imprescindibili ovvero autostima, motivazione, gestione delle emozioni e programmazione”.
Nella parte conclusiva dell’intervento, Lucia ha voluto soffermarsi su alcuni punti chiave che le sono serviti anche nella vita di tutti i giorni: “Non abbiate fretta di raggiungere gli obiettivi, ma continuate a martellare, e curate i dettagli” e ancora “Chi si giustifica nella colpa degli altri, in realtà vuol dire che non ha fatto abbastanza”. Consigli preziosissimi per arbitri giovani che hanno desideri e ambizioni.
La conclusione, incisiva ed emozionante come l’intera serata è stata “Vince chi resiste…”.
Resilienza, ambizione, forza e convinzione nei propri mezzi, che hanno motivato la platea, chiudendo la serata con un convinto e corale applauso.
Autore: Iacopo Spresian
Fotografie: Sala Stampa AIA TREVISO
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